MAXXI

Tu sei qui

Lisbona, la notte è finita! - La Rivoluzione dei Garofani nelle fotografie di Paola Agosti

Mostra fotografica
Lisbona, la notte è finita!
La Rivoluzione dei Garofani nelle fotografie di Paola Agosti
a cura Giorgio de Marchis e Pasquale Ruocco

Inaugurazione 23 ottobre 2024 ore 18.00.
Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre, Palazzo Cappa Cappelli - L'Aquila

FOCUS Paola Agosti nelle Collezioni del MAXXI.
a cura di Simona Antonacci MAXXI L’Aquila 23 ottobre 2024 - 2 febbraio 2025

Apertura 23 ottobre 2024 ore 17.00 | MAXXI L’Aquila
Piazza Santa Maria Paganica 15 - L’Aquila

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre e il MAXXI L’Aquila omaggiano Paola Agosti, protagonista della fotografia contemporanea italiana. Due le iniziative in programma a L'Aquila da mercoledì 23 ottobre: a Palazzo Ardinghelli, sede del MAXXI L’Aquila, alle ore 17.00 in Project Room l’opening del Focus dedicato all’artista che presenta, per la prima volta, le fotografie acquisite nel 2023 per la Collezione di Fotografia del MAXXI Architettura e Design contemporaneo.

Alle ore 18.00, presso Palazzo Cappa Cappelli, sede della Fondazione, inaugura la mostra Lisbona, la notte è finita! - La Rivoluzione dei Garofani nelle fotografie di Paola Agosti, a cura Giorgio de Marchis e Pasquale Ruocco, che arriva in Abruzzo dopo la prima presentazione a Ravello, a Villa Rufolo, nello scorso mese di settembre. 

I due appuntamenti sono, dunque, un’occasione preziosa per conoscere e approfondire diversi aspetti dell’opera di Paola Agosti: dalle immagini di piazza che testimoniano e documentano le giornate della fine del regime dittatoriale di António Salazar in Portogallo, a quelle dedicate alla figura femminile negli ambienti di vita e lavoro fra gli anni ’70 e ’90 del secolo scorso.

L’artista sarà presente alle 17.00 al MAXXI L’Aquila e alle 18.00 alla presentazione alla Fondazione Giorgio de Marchis insieme ai curatori, nonché all’Ambasciatore del Portogallo Bernardo Futscher Pereira.

La mostra Lisbona, la notte è finita! testimonia e documenta gli avvenimenti del 25 aprile 1974 e dei giorni seguenti fino alla storica manifestazione del 1° maggio 1974 a Lisbona, così detta Rivoluzione dei Garofani. Infatti il 25 aprile un colpo di stato incruento pose fine, in Portogallo, al più duraturo regime dittatoriale dell’Europa occidentale: un avvenimento straordinario che ben presto assunse caratteri rivoluzionari, entrando nell’immaginario collettivo, non solo portoghese, come uno degli episodi più entusiasmanti e commoventi della lotta per la libertà e la giustizia nel XX secolo. Cineasti, scrittori, giornalisti e artisti da tutto il mondo si recarono immediatamente a Lisbona per “vedere da vicino la rivoluzione” e tra questi vi fu Paola Agosti, che presto si sarebbe affermata come una delle più significative e attente fotografe italiane e che, nel 1974, giovanissima, fu l’unica fotografa straniera a immortalare e catturare in maniera eloquente il clima di festa e di fratellanza che si viveva in Portogallo in quei giorni iniziali. L’esposizione riunisce 28 fotografie realizzate da Paola Agosti in occasione di due soggiorni in Portogallo, nella primavera del 1974 e nell’estate del 1975.

Come scrive lo storico dell’arte Pasquale Ruocco nel testo in catalogo, le fotografie di Paola Agosti sono:

«un reportage a caldo, senza fronzoli, svolto con profonda partecipazione e con la consapevolezza dell'urgenza di quegli avvenimenti. Incontriamo, come se fosse oggi, ora, una camionetta che trasporta un gruppo di soldati sorridenti, qualcuno ci guarda negli occhi, invitandoci a partecipare a quella gioia collettiva, mentre qualcun altro, in piedi, guarda avanti, con la stessa fierezza di una Libertà che guida i popoli. I bambini, i giovani, gli anziani riconquistano le loro strade mentre lo splendore di una donna in marcia spazza via il terrore, incenerito, di corsa, nel camino della sede della polizia politica. E poi le manifestazioni contro il colonialismo, contro ogni forma di fascismo, desiderose di giustizia, di riscatto, di rinascita. A tutto ciò il bianco e nero della Agosti, bilanciatissimo, senza indugiare in contrasti troppo drammatici e teatrali, conferisce la dimensione della memoria storica, viva e densa, che fa di una fotografia prima di tutto un documento ma, al contempo, un potente mezzo di sollecitazione emotiva, facendoci quasi ascoltare le note di José Afonso o il profumo di un garofano rosso»

– Pasquale Ruocco

Il progetto, in coincidenza con il Cinquantesimo anniversario della Rivoluzione portoghese, è realizzato, nell’ambito di Culture sonore 2024, con il sostegno del Comune di Ravello, Ambasciata del Portogallo, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere - Università Roma Tre Cátedra Camões, I.P. “José Saramago” – Università Roma Tre, Camões, Instituto da Cooperação e da Língua – Portugal, in collaborazione con la Fondazione Ravello e la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre Onlus.

Il 21 novembre, in vista del finissage della mostra alla Fondazione de Marchis (23 novembre), alla presenza dell'Ambasciatore portoghese, della docente di Storia contemporanea del DSU, Simona Troilo, e della stessa Paola Agosti, il MAXXI ospiterà in sala polifunzionale la proiezione del film Outro País, del regista Sérgio Tréfaut che racconta la rivoluzione portoghese attraverso gli occhi di alcuni dei più grandi fotografi e registi internazionali che hanno assistito all’evento.

Continuerà fino al 2 febbraio 2025 il FOCUS Paola Agosti nelle Collezioni del MAXXI che presenta, invece, il nucleo di 20 fotografie vintage acquisite dal museo nel 2023, incentrate principalmente sul racconto trasversale condotto da Paola Agosti attraverso più decenni e in differenti continenti e che ha per soggetto donne ritratte, al di fuori di ogni mistificazione, nel proprio contesto di vita, nella dimensione del lavoro, impegnate nel tentativo di affermare un diverso ruolo sociale o di proporre una nuova visione culturale.

Le fotografie sono tratte da diverse serie fotografiche che l’artista ha sviluppato nel corso del tempo. Considerata tra le principali fotogiornaliste italiane, Paola Agosti ha seguito a lungo il movimento femminista e più in generale il mondo femminile: dalle rivendicazioni delle donne per i loro diritti - come quello al divorzio e all’aborto - alle lotte contro la violenza di genere, dalla denuncia dell’isolamento domestico all’analisi del lavoro in fabbrica. La passione per il femminile non abbandona mai l’artista: quando la sua attività di fotografa indipendente la porta a compiere diversi viaggi in Europa, in Sud America, negli Stati Uniti, in Africa - in cui il suo interesse rimane costante - , emergono alcuni intensi ritratti scattati in Argentina, immagini di lavoro in un centro di ricerca di Cuba insieme al reportage dedicato al mondo contadino della Marsica. Il focus presenta anche foto poi pubblicate nei suoi libri: Riprendiamoci la vita, racconto per immagini dell’irruzione delle donne come soggetto sociale sulla scena politica italiana del 1976, e La donna e la macchina dedicato alle donne al lavoro nelle fabbriche dell’Italia settentrionale tra i primi anni Settanta e i primi anni Ottanta.

Come già avvenuto con Mimmo Jodice. Mediterraneo, il Focus dedicato alle acquisizioni della Collezione Permanente della Fondazione MAXXI permette di guardare al Patrimonio come spazio di ricerca e di approfondimento, offrendo al pubblico una narrazione sintetica ma puntuale di alcune delle ricerche più significative di alcune figure chiave della ricerca visiva contemporanea.

BIOGRAFIA

Paola Agosti, nata nel 1947 a Torino, si è trasferita a Roma nel 1970 dove ha iniziato la sua attività di fotografa indipendente, ritraendo leader politici, uomini di cultura e artisti di fama internazionale. Si è occupata con particolare attenzione di volti e fatti del mondo femminile. Ha indagato la fine della civiltà contadina del Piemonte più povero, le vicende dell’emigrazione piemontese in Argentina e ha fotografato i grandi protagonisti della cultura europea del ‘900, realizzando su questi temi varie mostre e numerosi libri (Riprendiamoci la vita, Savelli Editore, 1976. Immagine del “mondo dei vinti”, Mazzotta, 1978. San Magno fa prest, Priuli e Verlucca, 1981. La donna e la macchina, Edizioni Oberon, 1983. Dal Piemonte al Rio de la Plata, Regione Piemonte, 1988. Caro cane, La Tartaruga, 1997. El paraiso: entrada provisoria, FIAF, 2011. Il destino era già lì, Araba Fenice, 2015. Con Giovanna Borgese: Mi pare un secolo, Einaudi, 1992 e C’era una volta un bambino, Baldini&Castoldi, 1996). Dal 2002 è tornata a vivere a Torino dedicandosi alla cura di vari volumi sulle memorie familiari, storie individuali che s’incrociano con la Storia. (con Camilla Bergamaschi: Giorgio Agosti nelle lettere ai familiari, Inside-out edizioni, 2004. L’edera e l’olmo. Storia di Livio, Pinella, Ada e Alberto Bianco, +eventi edizioni, 2007. Con Marco Revelli: Bobbio e il suo mondo. Storie di impegno e di amicizia nel 900, Nino Aragno Editore, 2009. Con Alessandra Demichelis: Ricordati di non dimenticare. Nuto Revelli, una vita per immagini, L’Artistica Savigliano, 2020). Nel 2023 Postcart ha pubblicato: Paola Agosti. Itinerari. Il lungo viaggio di una fotografa e Rai 5 le ha dedicato un documentario dal titolo Paola Agosti: il mondo in uno scatto. Le sue immagini fanno parte delle collezioni permanenti di alcuni musei tra cui Accademia Carrara, Bergamo, Museo Alinari, Firenze, Museo della Montagna, Torino, Musée de l’Elysèe, Losanna, Museo de Bellas Artes, Buenos Aires, Istituto Nazionale per la Grafica, Roma, Beinecke Library, Università Yale, New Haven, USA, Montpellier Photo Vision, Montpellier, Mu.Fo.co, Museo di Fotografia contemporanea, Cinisello Balsamo, Ma.co.f, Centro della Fotografia Italiana, Brescia, Laboratorio di Cultura Fotografica, Città della Pieve, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, MAST, Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, Bologna, MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma.
 

Inaugurazione 23 ottobre 2024 ore 18.00
Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre 

Corso Vittorio Emanuele II, 23 - L’Aquila
Fino al 23 novembre 2024 nei seguenti orari:

  • giovedì 11.00 – 13:00 / 16:00 – 19.00
  • venerdì e sabato 16.00 – 19.00
  • domenica 11.00 – 13:00 / 16:00 – 19.00

Ingresso libero
 

FOCUS Paola Agosti nelle Collezioni del MAXXI a cura di Simona Antonacci
Apertura 23 ottobre 2024 ore 17.00
MAXXI L’Aquila
Piazza Santa Maria Paganica 15 - L’Aquila
Fino al 2 febbraio 2025 nei seguenti orari:

  • da giovedì a domenica  11.00 – 19.00



Scarica l'invito Vai alla pagina dell'evento sul sito del MAXXI

"La Comédie humaine" di Tiziana Fusari

Tiziana Fusari
La Comédie humaine
A cura di Mauro Mattia e Barbara Olivieri

Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre, Palazzo Cappa Cappelli - L'Aquila
In collaborazione con il MAXXI L'Aquila
Dal 2 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024

Sabato 2 dicembre 2023 alle 18.00 inaugurerà la mostra “La Comédie humaine di Tiziana Fusari” curata da Mauro Mattia e Barbara Olivieri. La Fondazione de Marchis, in collaborazione con il MAXXI L'Aquila, dedica una retrospettiva all'artista Tiziana Fusari (1951-2012) a seguito dell'acquisizione dell'intero corpus delle sue opere da parte della Fondazione.

Tiziana Fusari, che ha vissuto per molti anni nel capoluogo abruzzese, si dedica fin da giovanissima, e da autodidatta, allo studio e alla ricerca pittorica. Nelle sue opere si rintracciano disegni di oggetti comuni, banali e seriali del quotidiano, che successivamente si animano di presenze incongrue: figure e personaggi visionari dipinti nel particolare di gesti che sovvertono codici e associazioni convenzionali. L'artista ci svela un universo pieno di ironia, dove Fusari si diverte a rileggere la quotidianità in chiave magica, travestendola e denudandola, a tratti. È un mondo popolato da creature fantastiche, giochi di parole, ricordi e memorie che si fanno e si disfano come gomitoli. Saranno esposte più di 100 opere realizzate tra il 1976 e il 2012.

In Fondazione de Marchis saranno presenti opere scelte dalle serie: Lampi (1984-1989), Pruebas (2007-2011), Vele (1990-2010), una tela e una scultura dalla serie Zolle (1997-2009), una selezione dalla serie Bianco (1993-2004), 12 pezzi della serie Ex Libris (1999-2003), disegni con filo da ricamo su cotone della serie Sciarpe (2004-2012), disegni selezionati dalla serie Taccuini e Fogli sparsi (1976-2012), cartoncini e una scultura dalla serie Lessico Famigliare (2004-2012), opere scelte dalla serie Quaderni (1999-2003), n. 1 opera dalla serie Abbecedari (1999-2006). Saranno inoltre presenti n. 21 fotografie b/n (18x24 cm) di Mauro Mattia, a testimonianza del lavoro di Tiziana Fusari nello studio e durante gli allestimenti.

All’interno e all’esterno della Project Room di MAXXI L’Aquila saranno allestiti i lavori della serie Comédie Humaine. In mostra saranno presenti trentotto cartoncini in teche di legno nere e dorate realizzati tra il 2003 e il 2010, un video e il suo studio su nastro di carta modello e garza.

«Queste “anime sospese”, come le chiama Fusari stessa in una lettera, vengono animate: entrano ed escono dal campo visivo, fluttuando nell’oro, susseguendosi l’una all’altra nel silenzio assoluto di fronte allo spettatore, fragili esemplari dell’epica sterminata della tipologia umana.»

Stefano Evangelista from Tiziana Fusari, Rewind, Quodlibet, Macerata, 2014.

A partire da domenica 3 dicembre sarà possibile visitare la mostra nei seguenti orari:

  • giovedì 10:00 - 13:00 / 16:00 - 18:30
  • venerdì 16:00 - 18:30
  • sabato 16:00 - 18:30
  • domenica 10:00 - 13:00 / 16:00 - 18:30

Ingresso libero

In collaborazione con il MAXXI

"In principio era il colore" - Omaggio a Franco Summa

In principio era il colore
Omaggio a Franco Summa
a cura di Maria Alicata

MAXXI L'AQUILA Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Piazza Santa Maria Paganica, 15 - LAquila
Giovedì 15 dicembre 2022 - domenica 29 gennaio 2023

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre ONLUS torna a lavorare con il MAXXI L'Aquila per una mostra omaggio a Franco Summa, a cura di Maria Alicata, in collaborazione con la Fondazione Summa.

Un omaggio per testimoniare l’importante ruolo svolto dall’artista nell’ambito delle arti visive e il forte legame tra la sua pratica artistica e l’Abruzzo, sua terra d’origine.

La mostra sarà inaugurata mercoledì 14 dicembre 2022, dalle 15 alle 21, presso il MAXXI L’Aquila, per poi proseguire nelle altre sedi espositive: l'Emiciclo del Consiglio regionale e la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre.

L'itinerario espositivo sarà visitabile fino al 29 gennaio 2023.

Scarica la locandina della mostra Vai alla pagina dell'evento sul sito del MAXXI

Angelo Bellobono: Mappa Appennino

Mappa Appennino
Angelo Bellobono
project room
a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi
con la partecipazione di Chris Rocchegiani, Davide D’Elia e Beatrice Meoni

MAXXI L'AQUILA Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Piazza Santa Maria Paganica, 15 - LAquila
Giovedì 12 maggio 2022 - domenica 12 giugno 2022

La mostra sarà inaugurata mercoledì 11 maggio 2022, dalle 18 alle 21, presso il MAXXI L’Aquila e sarà visitabile, negli stessi orari, anche presso la sede della Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre.

 

La pittura di Angelo Bellobono racconta un viaggio lungo cinque anni sulla catena montuosa dell’Appennino, di cui L’Aquila è la città simbolo. Nata in solitaria presso il rifugio della Capanna Charles Moulin sul Monte Marrone, l’itineranza dell’artista si è in seguito nutrita di incontri con persone e territori, esperti escursionisti e contadini, animali e numi tutelari, per poi riversarsi sulla tela tramite un processo di memoria, esperienza e sperimentazione.

Le opere in mostra interrogano le fragilità e le stratificazioni del territorio appenninico e mettono in discussione linee di confine tra aree geografiche, regioni e paesaggi.

La mostra si estende nello spazio di Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus dove sono esposti lavori che ripercorrono l’intero progetto Linea1201, il programma di residenza diffuso sul territorio appenninico che, nell’estate del 2020, ha portato l’artista a lavorare in vetta, dalle Mainarde, al Monte Alpi, quindi nella Valle del Samoggia in Emilia-Romagna fino ai Monti della Laga. L’ultima tappa è stata Amatrice, qui l’artista ha scelto di chiamare a confronto altri tre artisti che in modo diverso si relazionano alla pittura: Chris Rocchegiani, Davide D’Elia e Beatrice Meoni. In mostra viene infatti riproposto il dialogo condiviso nei giorni di residenza tra i quattro artisti attraverso la messa a contatto di opere  nate “gomito a gomito” nello studio provvisorio presso la Casa della Montagna che li ha ospitati.

Scarica la locandina della mostra Scarica la locandina della passeggiata Vai alla pagina dell'evento sul sito del MAXXI

Miltos Manetas: Conversazioni d'autore

Conversazioni d'autore
Miltos Manetas
Incontri con i protagonisti della mostra In itinere

MAXXI L'AQUILA Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Piazza Santa Maria Paganica, 15 - LAquila
Giovedì 7 aprile 2022 ore 18

sala polifunzionale
in occasione della mostra In itinere
ingresso libero fino a esaurimento posti
è necessario esibire la Certificazione verde COVID-19 (Super Green Pass)

Tra il mondo fisico e digitale: l’artista Miltos Manetas incontra il pubblico per raccontare il progetto FLOATING STUDIO

In occasione della mostra In itinere, Miltos Manetas racconta la sua opera ideata per il Museo e composta da un dipinto site specific, realizzato con una tecnica pittorica impermanente, e il suo studio virtuale nello spazio del Metaverso. L’opera fisica nello spazio del MAXXI L’Aquila è considerata dall’artista come un “portale” per accedere al suo studio virtuale, in questo luogo lo spettatore naviga su una superficie riflettente e interagisce con il lavoro di Manetas.

Interviene con l’artista
Bartolomeo Pietromarchi Direttore MAXXI L’Aquila

Miltos Manetas è un artista di origine greca che vive e lavora tra Bogotà, Roma, New York e Atene – dagli anni Novanta esplora la rappresentazione e l’estetica della cultura digitale dipingendo cavi, joystick, computer, console, videogiochi e soggetti impegnati in attività legate agli strumenti elettronici più comuni, raffigurando “l’uomo nel suo moderno scenario”. Il suo approccio, che unisce internet art ed estetica relazionale, è collaborativo, performativo, in divenire e riflette la fluidità degli spazi virtuali e fisici e la visione di Internet come un luogo reale.

Scarica la locandina dell'evento

Omaggio a Marcello Mariani (1938-2017)

OMAGGIO A MARCELLO MARIANI (1938-2017)
Croce Archetipica

Fondazione Carispaq, Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus, Palazzo Camponeschi, Banca Bper
Mercoledì 8 dicembre 2021 - Domenica 9 gennaio 2022

La città dell’Aquila con i suoi edifici e gli angoli nascosti sono oggetto e soggetto degli interventi dell’artista, che con sguardo attento era solito riappropriarsi di pezzi di intonaco e frammenti rinvenuti in strada per utilizzarli nella creazione delle sue opere d’arte. Anche in questo caso, l’artista ha utilizzato questi materiali dando vita una stratificazione storica, architettonica e di colore, che richiama l’essenza stessa della Città.

Cinque tele – costituite da molteplici strati di colore, da spesse campiture apposte l’una sopra l’altra – sono disposte sul pavimento a formare una croce greca. Da questa composizione emergono raffigurazioni di una dimensione terrena, di forme archetipiche che riconducono a elementi naturali; altre forme, invece, riconducono a una idea di ultraterreno, di angeli, come a volersi alleggerire dal peso e dagli eventi terreni per innalzarsi verso il divino.

L’Omaggio a Marcello Mariani si estende oltre le mura del Museo: la Fondazione Carispaq, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus, il Palazzo Camponeschi e la Banca Bper accolgono altre opere dell’artista, contribuendo alla possibilità di esplorare la città dell’Aquila.

Scarica la locandina dell'evento Scarica il booklet dell'evento